MESSINA, 10 APRILE – Abbiamo atteso l’ultima candidatura a sindaco della città di Messina prima di esprimere il nostro fermo e motivato dissenso nei confronti dei rappresentanti di partiti politici e coalizioni che continuano ad escludere le donne, dopo le elezioni regionali e politiche, anche dalla competizione alla più alta carica amministrativa della città. Siamo impegnate nella società e nella famiglia, nelle professioni, nelle organizzazioni culturali, nelle associazioni, paghiamo le tasse e molti conti lasciati in rosso da governanti uomini maldestri, nella migliore delle ipotesi.
Siamo perfettamente in grado di esprimere e realizzare una visione strategica per lo sviluppo della città di Messina. Abbiamo sottoscritto un patto di desistenza, per fare ciò è necessario esserci. E noi ci siamo. La parità di genere non è una rivendicazione, è un diritto che la nostra Costituzione prevede all’articolo 51 da settanta anni.
Diritto al quale non abbiamo mai rinunciato e che intendiamo esercitare. Sceglieremo il candidato sindaco che avrà condiviso con le donne il programma di governo della città, che ponga al centro innanzitutto la dignità ed il rispetto dell’altro e di chi non ha voce, i giovani, gli anziani. Sceglieremo il candidato sindaco che avrà indicato una giunta per il governo della città che preveda paritariamente uomini e donne, che scelga le donne – come gli uomini – secondo la loro competenza per l’attività che saranno chiamate a svolgere e non per appartenenza, per obbedienza o per vincoli di sangue.
Il voto delle donne e per le donne non si chiede si conquista.
Aurora Notarianni
Maria Celeste Celi
Liliana Modica
Sonia Padalino
Francesca Sindoni
Anna Maria Biondi
Concetta La Torre
Iona Bertuccio